Sono
più di quattromila gli spartiti musicali composti nei campi di concentramento e
recuperati attraverso un viaggio nelle capitali europee segnate dallo sterminio
degli ebrei nel corso del secondo conflitto mondiale.
Si
tratta di una piccola parte di una fonte inesauribile di materiale musicale che
il tempo ha purtroppo cancellato. Questo materiale è stato raccolto in
un'enciclopedia discografica prima e in una cartacea dopo, che è stata
presentata questa mattina agli alunni dell'Istituto tecnico Agrario Umberto I
di Andria.
Il
Thesaurus della musica concentrazionaria è stato curato dal pianista ebreo
barlettano Francesco Lotoro, che in occasione della Giornata della Memoria che
si celebra per commemorare le vittime della Shoah, ha incontrato gli alunni
dell'Ita alla presenza dell'Assessore alla Pubblica Istruzione della Provincia
di Barletta - Andria - Trani, Pompeo Camero, e del Presidente del Consiglio
provinciale Vincenzo Valente.
Si
tratta di una fonte di documenti preziosa non solo per la cultura musicale ma
anche per la storia e la letteratura del XX secolo, in quanto dimostra quali
conseguenze abbiano causato la discriminazione e l'uccisione di musicisti ebrei
di cui in pochi anni è scomparsa una intera generazione di compositori,
direttori d'orchestra, quartettisti, solisti e virtuosi, jazzisti e uomini di
spettacolo e varietà.
“Quella
di oggi - ha detto l'Assessore Camero - è una lezione molto più importante di
quella studiata fra i banchi di scuola perchè offre agli studenti una
testimonianza diretta del lavoro che il pianista Lotoro ha fatto recuperando il
materiale musicale”.
“Compito
delle istituzioni - ha proseguito Valente - è quello di rendere sempre vivo e
attuale il ricordo, perché, attraverso le tristi pagine della storia nazista,
gli studenti possano soprattutto imparare per non commettere gli errori di chi
ci ha preceduto”.
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